Archeoclub d’Italia è un’associazione culturale di volontariato che nasce a Roma nel 1971 come centro di Documentazione Archeologica per sostenere studiosi ed esperti nella divulgazione della conoscenza del passato. Non a caso tra i suoi fondatori si annoverano personalità come Massimo Pallottino, Romolo Augusto Staccioli e Francesco Berni. Nello stesso anno iniziano a nascere le sedi locali impegnate nello studio e la tutela del proprio patrimonio culturale.
Il 13 Febbraio 1988 con regolare deliberazione del Comitato direttivo è istituita la sede locale di Manduria.
“L’Italia sta perdendo la memoria!” era l’allarmante monito di Archeoclub d’Italia che compariva su manifesti e locandine sovrastato dal logo dell’Associazione in quell’ultimo scorcio degli anni ’80 e se era perfettamente calzante alla mentalità del tempo, sempre più proiettata verso il futuro, lo era particolarmente per Manduria devastata da saccheggi archeologici, qualche scempio clamoroso effettuato negli anni ’60 e ’70 in area urbana, ristrutturazioni e demolizioni, anche arbitrarie, grazie ad una legislazione permissiva e con una costa aggredita da un’edilizia selvaggia, senza alcun rispetto per le bellezze paesaggistiche e naturalistiche. Archeoclub nacque anche e soprattutto per questo, per tutelare il grande patrimonio archeologico, storico, architettonico, culturale ed ambientale di Manduria e del suo territorio e far acquisire consapevolezza ai cittadini di questo potenziale spesso trascurato.
L’impegno era “non perdere la memoria”, anzi risvegliarla in una cittadina di provincia, che aveva perso smalto, impigrita in una routine quotidiana in stridente contrasto con la vivacità culturale di tutto rispetto del passato, la cui eredità non si voleva disperdere. E’ proprio in questo senso che si è spesa l’Associazione in questi anni, in cui ha cercato di promuovere iniziative culturali, conferenze, presentazione di libri, incontri con l’autore, due convegni, uno sul Museo Archeologico e l’ultimo in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia 2021, un corso di restauro, uno per guide ed uno di fotografia, varie pubblicazioni, prima fra tutte quella dei QuaderniArcheo tanto apprezzati, l’istituzione del Maggio Archeoclub con vari appuntamenti tra cui “Androni Aperti” ed il concorso di fotografia. Ed è ancora con questo spirito che ha avviato nel 2021 un progetto di coprogettazione con il Comune per la Biblioteca civica, perché la Gattiana riprendesse il suo ruolo centrale e tornasse ad essere punto di riferimento per la comunità.
Nel corso degli anni l’attività è stata intensa anche nel campo della tutela dell’ambiente ed ha portato l’Associazione a stimolare la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico anche per cogliere opportunità di crescita e sviluppo. Infatti, anche se non abbiamo la presunzione di ritenere la nostra Città una città d’arte, non dobbiamo però cadere nell’errore che in quanto piccolo centro sia figlia di un dio minore, il patrimonio culturale non lo è mai, poiché è l’unica vera tangibile testimonianza di chi ci ha preceduto e che si ha il dovere di conservare e trasmettere. Con questo spirito da quest’anno Archeoclub Manduria aderisce a Federarcheo, una federazione di Associazioni Archeologiche italiane unite dal comune spirito di tutela e trasmissione del patrimonio storico-archeologico, che consentirà scambi di esperienze anche fra territori molto distanti fra loro e con caratteristiche completamente diverse.